Anzitutto è bene precisare cosa s’intende col termine “Ciclone”: trattasi di una struttura ciclonica con pressione crescente dal centro (Occhio) verso la periferia. I venti ruotano attorno al minimo in senso antiorario e possono raggiungere velocità altissime. Le ondate di maltempo prodotte, spesso, si mostrano cattive o addirittura devastanti. Ma perché questa precisazione? Semplice: perché nell’immaginario collettivo quando si sente nominare la parola “Ciclone” si pensa subito all’uragano, al Tifone o chissà cos’altro. Ma non è cosi.
Ciò detto, l’immagine satellitare di stamane ci consente di comprendere le dinamiche che ne regolano lo sviluppo. Tra la Penisola Iberica e il nord Africa è in atto un calo pressorio consistente. Calo che sta consentendo l’intrusione d’aria fresca su un cuscino caldo ben stratificato.
Il gradiente termico (o più semplicemente differenza di temperatura) che sta andando a crearsi ha già innescato grosse celle temporalesche tra Algeria e Tunisia. L’aria in risalita verso la Sardegna si caricherà di molta umidità e diverrà molto instabile. Pian piano si scaverà un Vortice Ciclonico (Ciclone appunto) che evolverà verso est producendo forte maltempo praticamente su tutte le nostre regioni.