Ci risiamo. Ogni anno è sempre la stessa storia. Più o meno in questo periodo si leggono, o magari si sentono, proiezioni stagionali tra le più disparate. Addirittura capita di leggere vere e proprie previsioni, trascurando il fatto che per un’intera stagione è impossibile sapere come sarà il meteo. Si può avere un’idea generale, magari ipotizzare un quadro barico, ma non certo prevedere questo o quel tipo di tempo. Se ci si imbatte in articoli del genere diffidate: c’è l’inghippo.
Facile approfittarsi dei meteo appassionati. Ancor più facile approfittarsi dei “freddofili”. Ma poi non ci si deve lamentare se piovono le critiche. E’ anche vero che a chi prova ad approfittarsi dell’argomento poco importa di chi chi critica. A fronte di migliaia di “clik”, quindi di introiti di un articolo si può far bel viso a cattivo gioco.
Siamo certi che qualcuno, leggendo questo articolo, starà torcendo il naso e magari si starà domandando: “perché voi che fate?”. Beh, chi ci segue con passione e obbiettività saprà che eventuali tendenze stagionali – non mancheremo di proporvele – hanno solide basi scientifiche. Potranno essere più o meno affidabili, magari persino sbagliate, ma quel che è certo è che non ci piace inventare nulla. Se vi diciamo, ad esempio, che anche l’inverno potrebbe seguire le orme dell’autunno è perché ci sono alcuni elementi che ci spingono ad affermarlo. Quali? Ad esempio un “El Nino” da record.
Potrebbero alternarsi periodo di bel tempo, magari miti, a fasi di forte maltempo. E perché no, potrebbero verificarsi anche intense irruzioni fredde artiche. Gli scambi meridiani potrebbero accendersi improvvisamente e rappresentare il tema dominante del trimestre freddo. Questo sì, possiamo dirvelo. Ma non certo che a dicembre nevicherà tanto, oppure poco. Che a gennaio arriverà il Burian e che a febbraio sbocceranno i mandorli. Prendere o lasciare, siamo fatti così.