Qualche giorno fa abbiamo nominato i vantaggi di avere inverni più miti, ciò perché seppur minori dei danni, ci sono. Ma un aumento della temperatura invernale, comporterà in una fase iniziale, danni ingenti in diversi settori economici e nell’ambiente.
Sovente si parla di ghiacciai che arretrano, e purtroppo con inverni più miti la situazione potrebbe peggiorare. Si profilerebbe una salita della quota delle nevi eterne, e se ad inverni più caldi seguiranno estati caldissime, i danni sarebbero ingenti, incalcolabili.
Con inverni miti le nevicate saranno sporadiche in tante località dove si svolgono attività turistiche dell’inverno. Per sciare si dovrà salire sempre più in alta montagna e non pochi turisti migreranno in Scandinavia, dove troveranno condizioni più favorevoli.
Le temperature più elevate del normale comporteranno la revisione del sistema agricolo. Un tal cambiamento climatico, se accompagnato da una riduzione di precipitazioni regolari, metterebbe in serie difficoltà il sistema agricolo più produttivo del Pianeta che dovrà sforzarsi a reperire risorse idriche.
Anche la vegetazione spontanea patirà nel caldo inverno ben più di quella controllata che si ottiene in agricoltura. Quest’anno si parla di fioriture premature, di foglie non cadute dagli alberi. Inoltre si vedono insetti pronti a proliferare con i primi tepori primaverili.
I cambiamenti invernali sono dannosi per numerose realtà economiche, in particolare tutte quelle che realizzano beni e servizi utili per freddo e la neve. Le catene da neve questi giorni vengono svendute nei Centri Commerciali, mentre il fatturato dei distributori di carburanti per il riscaldamento potrebbe crollare.
Poi ci sono i disagi fisiologici che derivano dall’assenza di un clima invernale, non trascurabili, perché alterano le nostre abitudini e quelle degli animali.
Ma nei gruppi principali del disagio saranno da considerare i maggiori rischi che deriveranno dall’aumento di eventi atmosferici estremi causato dall’aumento della temperatura.
Tutto quanto descritto per i vantaggi e gli svantaggi che deriverebbero da inverni più miti, forse non è immediato. Un aumento della temperatura globale di circa 0,6°C o 1,0°C rispetto a 20/30 anni fa, come riferito dagli scienziati, non dovrebbe causare inverni talmente miti da alterare la vita quotidiana.
La fase attuale potrebbe considerarsi una condizione estrema delle oscillazioni climatiche che derivano dalle anomalie della Circolazione Atmosferica generale.
C’è chi paragona l’anomalia di questa fase stagionale con quella avuta nell’estate 2003, o con quella di luglio 2006. Vedremo in seguito con dati aggiornati, i numeri di questo caos climatico per decifrare le linee di tendenza.
Ma se il clima cambierà come prospettato dagli specialisti, sarà utile predisporsi alle novità già da subito.