Ovviamente stiamo enfatizzando il tutto, ma da quando ci occupiamo di meteorologia (parlo a titolo personale e in quasi 15 anni d’esperienza non mi ricordo scenari “simil estivi” a ridosso del Natale) difficilmente abbiamo avuto a che fare con anomalie anticicloniche di una certa portata. Non scordiamoci che bene o male è da circa un mese e mezzo che andiamo avanti in queste condizioni.
Manca la pioggia, manca la neve, il freddo si limita alle ore notturne, dove c’è il sole è mite e in montagna fa persino caldo. Tutti a preoccuparsi, giustamente, di come sarà il Natale. Tutti a sperare che l’egemonia alto pressoria possa incrinarsi. Per poi renderci conto, osservando modelli e quant’altro, che sperare in un qualcosa di diverso vorrebbe dire “illudersi”.
Sapete a cosa abbiamo pensato? Beh, visto che la stagione invernale stenta a decollare perché non andarcene al mare? Magari riusciremo addirittura ad approfittare delle ore più calde per rinnovare la tintarella. E perché no, i più temerari e meno freddolosi potrebbero azzardare un bel bagno corroborante… No, non vogliamo darvi consigli su dove andare e cosa fare. E non vogliamo neppure sostituirci agli operatori del settore. Il nostro è un fare ironico, diciamo pure che la “meteo-depressione” è davvero una brutta bestia. Ed allora speriamo che tutto ciò termini presto, perché di questa “gravissima” situazione non se ne può più…