Non faccio tanto riferimento agli inizi della prossima settimana quando le cose in ordine ai processi evolutivi sembrano cambiare, ma non di molto. Ma mi riferisco essenzialmente alla seconda parte della settimana prossima ventura, a partire dal 26 del c.m. tramite un crescendo di toni, che vedrà molto probabilmente buona parte delle regioni centro settentrionali, terminato questo implacabile west shift, protagoniste di una situazione squisitamente invernale.
Anche se molte aree del nord in queste ore stanno vivendo una situazione al limite del “paradossale”, l’ago della bilancia o del barometro, come volete chiamarlo, porgerà il suo indice molto più a sud.
Ovviamente mi sto riferendo ad uno spazio temporale di circa 5/7 gg., segmento nel quale, ogni possibile, certamente non auspicabile, situazione potrebbe subire delle modifiche sostanziali.
Supponiamo, liberi dalla lettura cadenzata delle varie emissioni numeriche, che ciò si verifichi.
La nostra Penisola si troverebbe, tramite un giusto posizionamento e ottima spinta dinamica dell’HP verso nord, di qualche centinaio di chilometri rivista verso est; bersaglio ottimale per avvezioni artico marittime dalle caratteristiche meridiane e non “scivolate – shiftate” verso ovest.
Da qui potrebbe nascere una maggiore chiusura, sbarramento ad est ed ad ovest da parte di due configurazioni altopressorie, che chiuderebbero il vortice polare in “una stretta gola” con asse: Paesi Finnici bacino centro settentrionale del Mediterraneo.
Da ciò ne scaturirebbe una saccatura del Vortice Polare, molto acuta, che porterebbe con se tutte le intenzioni di scendere sul bacino centrale del nostro mare. L’Italia settentrionale e centrale nel pieno bersaglio di tale flusso freddo.
A questo punto, tramite una totale chiusura di detto vortice, la situazione potrebbe degenerare, anche per qualche giorno, con probabili e localmente abbondanti precipitazioni nevose sulle zone interne centrali, quote 300/400 mt circa, ed andare anche ad interessare il settore di NE, Lombardia Orientale e Veneto, che hanno vissuto questa attuale situazione “nevosa” solo in maniera del tutto marginale.
Ci apprestiamo quindi ad attraversare un periodo di indubbio interesse e contrassegnato da una serie di impulsi freddi che, mano mano ci condurranno, probabilmente, ad una delle ultime, ma di assoluto valore “invernale”, rappresentazioni del semestre freddo. Giusto in tempo per un degno e bianco saluto.
Certamente seguiranno delle situazioni analoghe, dopo questa fase, ma non avranno più le caratteristiche della stagione fredda e “ruggente” in fase di declino.