Dall’elaborazione del modello in questione, e dall’osservazione di una serie di tre principali modelli, attualmente molto discussi (GFS/ECMWF/UKMO), salta immediatamente all’occhio dell’ osservatore una soluzione che segnerebbe una netta svolta rispetto a questa fase di persistenza delle correnti nord atlantiche dirette verso la nostra Penisola.
Dopo una fase di “stretto contatto” dell’Hp atlantico con il vortice polare, periodo in cui ogni reazione o spinta dinamica anticiclonica veniva vanificata da forti pressioni fredde sul bordo nord orientale dell’HP, si assisterebbe attualmente ad una presa dinamica ben più decisa della figura altopressoria di matrice atlantica, proprio in coincidenza con il periodo post natalizio.
Questa rimonta, accompagnata da una parallela affermazione della figura pressoria di alta dinamica sull’est dell’Europa, conferirebbe a tutto lo schema una struttura ad “omega rovesciata”. Tale disegno verrebbe a caratterizzarsi attraverso un chiusura totale , sia a ponente che a levante, del vortice freddo e conseguentemente una sua azione in veloce progressione verso il bacino centrale del Mediterraneo.
Possiamo, presumibilmente, estrapolare da tale “auspicabile” configurazione che una nuova avvezione fredda si prepari per il Mediterraneo, ben più produttiva della recente, e che il settore centro settentrionale ne venga pienamente coinvolto a partire dal settore di NW.
Insomma, tranne una breve fase con temperature in risalita, fase nella quale durante il 24/25 del c.m. il settore padano di ponente potrebbe assistere a nevicate anche a quote medio basse, si prospetta ancora un periodo freddo dai caratteri ben più instabili.