Osservando in maniera molto schematica l’elaborazione del modello delle NGP per la data del 16 d’agosto, si evidenzia che la circolazione, sia al suolo che la disposizione dei geopotenziali alla quota di riferimento di 500 hpa, sono sintomatici di un “piccolo caos atmosferico”.
In area mediterranea non è presente alcuna solida struttura di HP delle Azzorre in simbiosi con la sua matrice sub tropicale, ma delle “leggere” anse depressionarie sia ad est che ad ovest di tale configurazione .
Coesistono sia un vortice polare ed un vortice canadese, con gpts molto bassi; si assiste alla formazione di un HP polare di natura termica ed una goccia fredda a NW delle coste ispano-francesi.
Diciamo che, nella visione di massima, pare che ci siano tutti gli elementi per dedurre che in effetti già dalla metà del mese si ponga in essere un “importante” ridistribuzione dei valori pressori nel comparto europeo. Ristrutturazione che produrrà i suoi primi effetti, riguardo ai valori termici, sull’Europa più settentrionale. Area sulla quale si può diagnosticare un brusco ed anticipato calo termico.
Tuttavia pur avendo acquisito degli elementi, anche da molti modelli indicati come possibili, non si riesce ad estrapolare in maniera chiara quale potrebbe essere la tendenza, anche di massima, relativa alla stagione (mese più propriamente) in essere.
Se tale è, o perlomeno vi sarà una convalida nel senso mostrato dal modello in questione, il “progetto atmosferico” lo possiamo anticipare attraverso un percorso che porterà l’estate verso il “viale del tramonto”. Viale che al momento non sembra una “veloce discesa”, ma una sorta di “ondulata strada” che declina verso il semestre freddo.
Per i lettori che sono interessati, con particolare attenzione, al tempo del Ferragosto, non mi sembra che si possa confermare in pieno il disturbo, instabilità, atmosferico; ma una veloce sventagliata di situazioni temporalesche, principalmente sulle regioni del NE peninsulare ed in quelle interne centrali. In riferimento ai valori termici questi saranno destinati a calare, rispetto agli attuali, mediamente di 4/5° C.