Molte delle espressioni, meramente deterministche, tanto più che io non credo sulle previsioni stagionali, mostrano una “ensemble” di più modelli con altissime frequentazioni, che ci indicano che verso l’ultima decade di dicembre, forse nei pressi delle festività natalizie, molte cose potrebbero cambiare. Per mero caso, forse per convenienza, abbiamo questa volta rivolto lo sguardo verso “Reading”.
Sappiamo bene che il modello inglese ha attualmente incorporato nuovi elementi, sia essi aderenti alla medio Russia che a quelli dell’Africa più settentrionale.
Tale modello è in grado di simulare, con una approssimazione quasi “perfetta” il tempo del nostro Continente e non solo.
Questa (nell’immagine a lato) è una carta, simulata all’altezza di 500 hpa, che abbiamo visto diverse volte, ma a cui non abbiamo dato mai un credito “dignitoso”. Spesso e con inganno ci affidiamo alle “global forecast”, GFS, che attualmente stanno fornendo delle soluzioni “critiche” e molto altalenati.
Il modello in questione sta assumendo una delle caratteristiche fondamentali: possedere una raccolta di dati, la più capillare possibile, onde ricostruire la “griglia dell’atmosfera” in maniera meno aperta e con una forbice che potremmo descrivere come: ” forbice chiusa”.
Molti dei lettori, amanti dell’inverno, si aspettano un “inverno clamoroso”, ma per arrivare a tale soluzione, forse, non basterà l’intero mese di dicembre. Le dinamiche atmosferiche, oltre la fase di “crisi” necessitano almeno 10 giorni per indicare una chiara e netta controtendenza.
Molti hanno dichiarato che questo inverno sarà “anonimo”, ma forse tali personaggi vogliono anticipare, anche in base alle telconnessioni, qualcosa che noi non saremmo mai in grado di comprendere. Una previsione, estremamente inadatta, è sempre relegata ad un range temporale che non potrà mai superare gli 8/9 gg.
Tutto quello che va oltre è solo esercizio statistico e che,mai, porterà a nessuna conclusione.
Viviamo il “vivibile”, il resto sono solo favole.