Torniamo a discutere, quindi ad analizzare nel dettaglio, un carta che nella sua espressione temporale sembra così lontana, ma che nella “realtà simulativa” potrebbe essere collocata tra il 22/24 del c.m.
Tale run previsionale, previsto per il 26 del mese di aprile, ci mostra una particolare configurazione barica che vede il dominio di un HP “nordico”, ben saldo a tutte le quote, quindi dinamico, collocarsi tra i Paesi Finnici e l’Islanda.
Una disposizione di tali centri, motori pressori, che non è frequente durante la crescita (maturità) della stagione di transizione.
L’anomalia non è certamente da configurarsi come termica, ma necessariamente da leggersi nel disegno barico che la natura, tralasciando le non ferree leggi del tempo, sembra voglia indicare un percorso non privo di ricadute “pseudo invernali”.
Quindi non stabili avvezioni “calde”, intervallate da impulsi d’aria più fredda e di matrice nord europea.
Un anticiclone che si espande talmente a nord, tale da togliere ogni possibilità di successo alla sua matrice sub tropicale, certamente più consona per il periodo trattato, non è certo un segnale di “esplosione primaverile”.
Se ciò dovesse confermarsi, anche in parte, attraverso le modalità sopra descritte, andremmo incontro ad un intero mese di aprile non certamente “tiepido”, ma “cosparso” da frequenti incursioni fresche che lo renderebbero particolarmente inastabile e con scarse probabilità di aperture verso il “semestre bello”.
Premetto che ciò, quanto affermato, viene elaborato da una previsione fatta sulle tendenze e su un “peculiare” stato in cui si prospetta l’andamento atmosferico globale: fase di buona prevedibilità (qui già viene posta in essere una parziale anomalia: la buona prevedibilità non è certo attribuibile alla stagione in corso).
A tal proposito, nei precedenti editoriali sulle previsioni a lunga scadenza, sono state “modulate” ed in parte spiegate le funzioni (situazioni) in cui “l’immensa massa gassosa” che ci sovrasta, potrebbe trovare la sua giusta chiave di lettura attraverso: ripetute e similari strutture pressorie in un segmento temporale anche ampio.
Certamente, da un’analisi più attenta, non possiamo dichiaraci fuori questa fase così marcatamente ciclica.