Già da qualche giorno venivano poste, seppur in maniera molto debole, delle possibili situazioni in alternativa a questa attuale: “perseveranza”.
In effetti oggi, analizzando un insieme “plurimo” di emissioni numeriche, si può notare come, nella logica atmosferica, vi sia la possibilità per un passaggio del testimone da “onde lunghe” (anticiclone in fase di continue pulsazioni verso nord) ad “onde brevi” (anticiclone in fase di espansione lungo i paralleli).
Questa sembra la “posta in gioco”.
Proprio tra il 18/20 del c.m. l’HP delle Azzorre dovrebbe iniziare la sua attività molto più produttiva in sede mediterranea piuttosto che “anomala” in sede “polare”.
Questo “processo” si dovrebbe manifestare attraverso un promontorio, onda calda e stabile, che dalla Penisola Iberica, in maniera del tutto graduale, si dovrebbe muovere verso il bacino centro occidentale del Mediterraneo, apportando un incremento della temperatura e relativa affermazione di una figura pressoria “oraria” sulla nostra Penisola.
Quindi questo “discusso” cavo d’onda, “semipermanente” nel settore dell’Europa centro occidentale, dovrebbe essere “rimosso” da questa “bolla stabilizzante” che colmerebbe il netto divario che si è manifestato, sin dagli inizi del c.m., tra: divergenze positive e negative.
In conclusione si dovrebbe palesare un periodo più stabile, dalla durata ancora non ben definita, con temperature e fenomeni certamente più consoni alla terza decade di maggio.
Al momento segnaliamola come tendenza e cerchiamo di capire, importanza fondamentale onde uscire definitivamente da questa passata ed attuale fase non “consona”, quanto possa essa durare nel tempo.
In ogni caso torneremo sull’argomento nei prossimi giorni.