La natura della stessa si rinnova tramite una tendenza, quasi cadenzata, nella quale si nota una predisposizione di detta figura pressoria verso un’inclinazione del proprio asse in direzione dell’Europa continentale (nord orientale).
Immediatamente ad est, costretto dalla pressione dell’alta oceanica, si insinua una “saccatura” del VP che, data l’estrema velocità e profondità ove si colloca il salto d’onda (promontorio / saccatura / promontorio), viene letteralmente schiacciata ed allungata dalle due figure di alta, sia a ponente che a levante.
Dopo un relativo rallentamento, distensione della “corda atlantica (getto alto atlantico), si rinnova questa situazione di blocco alle miti correnti oceaniche. Correnti che non trovando “via libera” verso il nostro Continente, sarebbero costrette a risalire verso le regioni polari e ripresentarsi, tramite un deciso getto polare in fase di repentina discesa, come aria “artico continentale” diretta verso l’Europa centrale per spingersi poi su quella del Mediterraneo centro occidentale.
Certamente un inizio di inverno “meteo” molto dinamico ove, come lo è stato spesso negli anni passati, la maggior mole di “lavoro” atmosferico viene svolta dalla figura pressoria di alta (HP delle Azzorre) in congiunzione a quella della complessa struttura dei vortici freddi .
Desumiamo, pertanto, che a partire dalle date del dicembre 8/9 in poi, venga ad instaurarsi una progressiva avvezione fredda che ci porterà per la seconda volta ad assaporare il “rigido inverno”
Dopo la temporanea “crisi” simulativa che vedeva questo nucleo freddo cambiare spesso di direzione ed intensità, ora, sebbene navighiamo sempre su di uno spazio temporale assai lungo, la situazione pare essere più chiara. L’obiettivo di questa “incursione fredda” pare evidenziarsi sempre in direzione del Mediterraneo.
Aspettiamoci quindi il secondo ” appuntamento” con il freddo e la possibilità di nuove precipitazioni nevose a quote anche collinari. Tuttavia la disposizione delle correnti non sembrano favorire le nostre regioni di nord ovest indicando come, passo carrabile, la porta del Rodano.