Ostinatamente siamo sempre alla ricerca del freddo tramite gli aggiornamenti, di sei ore in sei ore, che ci propone il modello americano.
Premesso, come già fatto in altre occasioni, che il freddo non va “ricostruito”, quindi ricercato, nella stesura termica a 850 hpa (circa 1550 mt), ma essenzialmente rintracciato in “idonee” disposizioni pressorie; se in queste viene disegnato un anticiclone che si spinge sino ai Paesi finnici, mentre sul suo bordo orientale, tramite una saccatura artica, vengono richiamati flussi prettamente continentali e freddi in direzione della nostra Penisola, non v’è alcuna necessità di avere cromature che vanno dall’azzurro pallido, al blu di Prussia sino ad arrivare al rosso cobalto. Tutto ciò mi sembra molto elementare e di solo impatto visivo.
Molto più interessante la situazione, distribuzione delle figure bariche, nel comparto europeo.
Queste in effetti ci indicano la giusta lettura, priva di enfasi e fuorvianti visioni, circa le probabilità di una avvezione fredda e produttiva.
Dall’elaborazione di tale modello sembra, sempre per la data sopra citata, che a partire da giovedì della settimana in corso, il fenomeno neve, possa avere crescenti probabilità di accadimento.
La formazione di una LP orografica, che via via si farà sempre più ampia, sul Golfo ligure, potrebbe innescare, tramite richiami di aria nettamente contrastanti , delle situazione diffuse di neve.
Nella carta elaborata, dischetto in bianco, vengono evidenziate le zone, aree, ove tale fenomeno può (potrebbe avere) maggior risonanza. Dalle attuali emissioni, ma anche quelle riferite a 2 gg. fa, tale “nucleo nevoso” potrebbe essere incentrato tra Lazio centro settentrionale in corrispondenza geografica con Abruzzi/Marche, sino alle regioni di NE (basso Veneto ed Emilia Romagna); probabili sconfinamenti sull’estremo NW (Piemonte).
Le quote potrebbero essere medio basse per le prime regioni citate (300 mt circa), mentre pianeggianti per le seconde.
Non abbiamo certo bisogno, noi mediterranei, di un flusso marcatamente “gelido” per vedere scendere dal cielo i tanto sospirati “fiocchi”.