Ovviamente la struttura che disegna il modello di Reading ad “occhiale”, sempre riferita alla depressione semipermanente, potrebbe rimettere in gioco la “strepitosa” avanzata estiva. L’unico “neo” che gli si può, potrebbe, attribuire è quello di spostarsi, in seguito e troppo velocemente verso NW, retrocedendo, e ritornare ad essere “inghiottita” dal Vortice Polare. A questo punto il “break” potrebbe avere una durata non molto lunga e lanciare nuovamente, come in una ideale partita a scacchi, l’anticiclone atlantico verso la conquista dell’Europa centro meridionale. Ovviamente, pur rimanendo una delle tante ipotesi, conosciamo molto bene quali effetti, nei giochi tra cavi e promontori d’onda, potrebbe produrre un’ulteriore avanzata di questo anticiclone. Il primo effetto, come un dèjà vue, potrebbe essere quello di “rigonfiare” nuovamente una bolla d’aria calda da ovest verso est e maturare, attraverso i giorni, una espansione dell’area altopressoria di matrice sub tropicale.
Al momento godiamoci questo riallineamento delle temperature. Torneranno, anche diffusamente e verso il fine settimana, le situazioni temporalesche accompagnate ovviamente da un discreto calo termico da nord a sud. Un ottimo refrigerio per molti.
In ogni caso l’estate procede senza grandi incongruenze e la giusta dimensione, definita come tempo stabile, pare non voglia abbandonarci al momento.
Vorrei solo aggiungere, per ovvi motivi, che non ci dobbiamo ricordare della siccità solo quando fa caldo, molto caldo e sempre e solo d’estate. Il nostro clima è cambiato e sono molto più ricorrenti, anche se in maniera molto disordinata, i lunghi periodi senza precipitazioni. Non ci fermiamo solo e sempre a indicare i vari “records” termici, ma riflettiamo su un elemento che al momento non sembra mostrare delle rosee prospettive.