Già in precedenti occasioni abbiamo accennato a questo graduale mutamento della circolazione a 500 hpa. Essa non mostrerebbe più, nell’arco temporale delle 168 h., quella azione dinamica dell’HP oceanico che in congiunzione con la struttura altopressoria ad est, ha chiuso una possente goccia fredda in area mediterranea.
La circolazione prevista si evidenzia molto più aperta e le stesse oscillazioni della “corda” del medio ed alto Atlantico, non evidenzierebbero più delle spinte dinamiche di particolare rilievo verso nord. Quindi dovremmo passare ad un tipo di evoluzione caratterizzata da correnti occidentali o sud occidentali che, come già evidenziato precedentemente, porterebbero delle depressioni, in rapida successione, verso il Mediterraneo centro settentrionale.
Rientriamo quindi nei canoni tipici dell’inverno “meteo” ove la natura atmosferica vuole rappresentare delle situazioni di spiccata variabilità intervallate da periodi nettamente più piovosi anche per le regioni settentrionali. Precipitazioni che dovrebbero rendersi nevose, a quote medie, su quasi l’intero arco delle Alpi.
Quale sarebbe, quindi, il futuro ruolo dell’HP atlantico?
Con tutta probabilità, dopo una regressione verso occidente, tornerebbe a spingersi in maniera molto “pigra” verso le nostre regioni portando un periodo di stabilità maggiore. Tale azione viene espressa da una tendenza multimodels (GFS/ECMWF) che disegna un possibile ritorno “mite” dell’HP di matrice mediterranea in direzione della nostra Penisola e dell’Europa centro meridionale.
Riamane ancora del tutto “inespresso”, dopo le 168 h. (inizi di dicembre), il teorico aggancio con la zona di alta sul settore orientale/russo. Per il momento rimane ancor valida la soluzione che vedrebbe nuovamente dell’aria fredda correre sul bordo orientale di questa struttura di alta con tutte le logiche conseguenze che potrebbero scaturirne.
Quindi dopo il “grande lavoro” di questi giorni, interazione ed agganci tra strutture altopressorie e gocce fredde, si andrebbe verso “una stasi atmosferica” contrassegnata da situazioni nettamente meno aspre.
Ecco che inizia il primo giorno di scuola del nostro inverno nella sua sessione 2005/2006. Esso sarà interrogato nuovamente su: “quanto ricorda ancora sul precedente anno scolastico?”