Abbiamo seguito, quasi quotidianamente, questa tendenza esaminandola attraverso vari modelli, ma con uno sguardo più attendo a quelli di fattura europea. Al momento, tranne questa nuova parentesi fredda (tra apici), non riusciamo a congiungere un punto, quasi consolidato, e legarlo con quello della fluidità deterministica nei successivi agganci.
Anche il mese corrente riserverà le sue “sorprese”, stiamo parlando della prima decade del mese in corso, sorprese fatte da una nuova pulsazione dell’HP atlantico, come mostra la configurazione del getto evidenziata nella carta, che tenterà una spinta in verticale verso nord, lasciando scorrere sul suo bordo orientale dell’aria polare marittima in direzione del Mediterraneo centro settentrionale.
Il punto ancora poco chiaro, nell’evoluzione sopra descritta, sembra che data questa spinta “dinamica” si possa ricreare una sella anticiclonica che possa congiungere la figura pressoria di natura atlantica con quella continentale.
Un’ipotesi da non scartare a priori, data la non prorompente resistenza dell’HP delle Azzorre in verticale.
Questo ideale disegno, sembrerebbe fare una netta differenza, sia in ordine alle precipitazioni che in ordine ai valori termici. Se ciò accadesse, la “mini avvezione” potrebbe prendere “corpo” e trasformarsi in una decisa pulsazione di aria fredda e continentale. In entrambe le soluzioni, tuttavia, le regioni settentrionali sembrerebbero le più coinvolte da questa situazione, segnatamente quelle di nord est.