Abbiamo seguito con estrema trepidanza questa “fugace” onda termica calda che avrà il suo massimo apice tra domani e domani l’altro.
La depressione d’Islanda sarà, quasi certamente, il “catalizzatore principale, insieme all’HP delle Azzorre, circa il tempo che farà anche sul raggio più lungo.
La sua disposizione, che viene segnalata costantemente a poche miglia a NW dell’Isola, favorirà un netta ripresa delle correnti zonali, media ed alta tonalità, sulla parte dell’Europa centro occidentale.
Vederla così attiva, durante il semestre caldo, pone ancora interrogativi molto complessi, tanto più che, sembra voglia lanciare verso il Mediterraneo centro settentrionale un leggera ansa a curvatura ciclonica.
Sin dalla giornata di domenica il flusso W/E inizierà a guadagnare terreno verso la parte centrale dell’Europa portando, in veloce successione, dei fronti atlantici, non molto organizzati, a lambire nuovamente le nostre regioni centro settentrionali.
Per dirla breve, possiamo asserire, che quest’anno le onde dinamiche calde hanno un durata assai “breve” e non sono garanzia assoluta di stabilità in sede mediterranea.
Una po’ più preoccupante al momento sembra questa “rinata” attività del vortice islandese.
Essenziale, credo a questo punto e dopo aver perso quasi totalmente “l’aspetto ciclico”, sia quello di procedere tramite aggiornamenti continui.
Un consiglio che porgo, in maniera molto cortese, anche ai collaboratori del MTG.