L’antefatto sembra essere sempre contrassegnato dal movimento della futura depressione mediterranea in affermazione, a circa metà della settimana entrante, sulle nostre regioni centrali. Tale nucleo ciclonico sarà caratterizzato da un “mite” antefrontale che, nel bordo settentrionale della figura di bassa pressione, non riuscirà a raccogliere i necessari apporti freddi tali da poter garantire neve a quote pianeggianti sulle regioni centro settentrionali. Solo occasionali precipitazioni a quote medio alto collinari e localmente inferiori.
Molto del primo tentativo di “penetrazione” da parte dell’aria fredda ed in area centro mediterranea, si compirà oltre Alpe ed in direzione della Francia e Spagna centro settentrionale. La situazione, in ogni caso, si mostra molto evolutiva dopo il passaggio di detto “ciclone”.
Una nuova spinta dinamica, da parte dell’HP delle Azzorre, si porterà di qualche centinaia di chilometri, nella sua dorsale orientale, in direzione del Mediterraneo centro occidentale. Si genererebbe quindi un impulso freddo artico/polare che dalle Terre del nord Europa ed oltre, si direzionerebbe verso la Germania sino a giungere sulle nostra Penisola. Chiaramente, al momento, non possiamo definire l’entità di questa nuova pulsazione fredda, ma possiamo determinare, in maniera molto orientativa, la relativa sua manifestazione temporale: primi giorni del mese di Marzo.
Quello che viene rappresentato da una ispezione “multimodel”, ci propone una forte azione di contrasto tra l’aria fredda in futura affermazione e quella mite in risposta all'”offesa polare”. Supponiamo quindi che si inneschino una serie di contrasti, molto accesi, tali da portare delle condizioni di tempo tra il variabile e perturbato, a fasi molto alterne, ma necessariamente fredde per riportare la neve anche a quote molto basse o pianeggianti.
Pur non volendo rappresentare tale situazione attraverso un’enfasi emotiva molto “partigiana”, siamo in possesso di buoni elementi che ci portano a pensare ad una situazione “nuovamente invernale”. C’è solo da segnalare un elemento molto importante. L’aria molto fredda, in ipotetico e futuro ingresso, potrebbe generare una risposta d’onda molto mite, tale (ipotesi) da far regredire o quantomeno non far avanzare, su tutto il nostro territorio, questo nucleo freddo dai caratteri polari. Quasi certamente, molte delle nostre regioni centro meridionali potrebbero essere “tagliate fuori”.
Sarà l’ultima occasione per il medio ed alto Tirreno / Adriatico ed anche per il settore nord orientale per vivere quello che non abbiamo vissuto in tutto questo inverno.