E’ dalla scorsa settimana che è possibile assistere, sullo scacchiere europeo, a manovre di un certo rilievo e in particolare a dinamiche di tipo meridiano mirate allo spostamento di grandi masse d’aria da nord a sud. E viceversa. All’interno di tali dinamiche va inserita l’attuale configurazione barica (intesa come collocazione di Alte e Basse Pressioni sul continente): osserviamo una grossa Depressione d’Islanda, un’irruzione fredda che dall’Artico Russo punta a sud e un blocco anticiclonico sulla Scandinavia.
In Italia, al momento, si nota la netta contrapposizione tra l’Anticiclone Africano (posizionato sul Mezzogiorno) e il pressing delle perturbazioni atlantiche. Ma la domanda è: cosa accadrà nei prossimi giorni? Beh, l’analisi satellitare ci consente di abbozzare una linea di tendenza, peraltro suffragata dai modelli di previsione, indicante l’interazione tra l’aria fredda artica e le miti correnti atlantiche.
Tra l’altro, aspetto per nulla trascurabile, nel weekend potremmo assistere all’arrivo dei resti dell’uragano Joaquin sull’Europa occidentale. Si creerebbe una miscela a dir poco esplosiva, pronta a detonare con forza nel cuore del Mediterraneo.