DEPRESSIONE AFRICANA SUL SUD – Il maltempo si appresta a mettere sotto torchio le regioni del Sud, in particolare i versanti ionici. La causa va attribuita ad un vortice depressionario che, dall’entroterra algerino, si sta spostando sul Mar Libico: un flusso di correnti molto umide sciroccali investirà quindi le regioni del Sud, veicolando copertura nuvolosa associata anche a temporali che, in taluni casi, potrebbero assumere carattere di forte intensità. Dopo le alluvioni che hanno sconvolto la Toscana, l’Umbria ed il Lazio, ci auguriamo che il maltempo non infierisca con troppa enfasi sulle estreme regioni del Sud che, come noto, sono particolarmente esposte ogni autunno a nubifragi violenti, soprattutto in corrispondenza di depressioni afro-mediterranee.
WEEK-END, SI ESPANDE L’AREA INSTABILE – Le regioni del Centro-Nord dell’Italia stanno godendo di una tregua, che vede prevalenza di sole ma anche localmente nubi basse e nebbie, come sovente accade in questo caso durante i periodi di stabilità. Il bel tempo è legato all’influenza di un vasto anticiclone europeo, con massimi barici collocati sui paesi orientali del Continente. Nel fine settimana l’area instabile relegata al Sud si espanderà anche a parte dell’Italia Centro-Settentrionale, per via di un nuovo contributo perturbato legato ad una blanda depressione in avanzata dalla Penisola Iberica. Le precipitazioni dovrebbero interessare più direttamente il Centro-Sud, senza comunque risultare particolarmente intense almeno sulle aree colpite dalle alluvioni.
TENDENZA PROSSIMA SETTIMANA – La relativa influenza perturbata sull’Italia del Centro-Sud sembra destinata a persistere anche per i primi giorni della nuova settimana, mentre dopo il 20 novembre si profila un cambiamento. Un promontorio anticiclonico tenderà infatti ad insediarsi sull’Italia garantendo una parentesi meteo diffusamente più stabile, ma si tratterà più che altro di un’onda stabilizzante mobile di natura pre-frontale. Da ovest tenderà ad avvicinarsi un’ampia saccatura nord-atlantica, che minaccia di portare un marcato peggioramento per la seconda parte della settimana. Il rallentamento dell’evoluzione perturbata, per via di un blocco anticiclonico sul comparto balcanico, potrebbe preludere all’insistenza di forti precipitazioni al Nord e tirreniche.
FREDDO, QUANDO ARRIVA? – Ovviamente è ancora troppo presto per delineare quelli che potrebbero essere gli effetti di un peggioramento per il quale mancano ancora 10 giorni ed oltre. Tra l’altro lo scorcio finale del mese potrebbe vedere le prime vere manovre invernali all’opera: la suddetta saccatura, in sprofondamento sul Mediterraneo Occidentale, potrebbe infatti essere alimentata da un crescente contributo di correnti artiche. Lo spostamento verso levante della struttura perturbata ed il contestuale rafforzamento di un blocco anticiclonico lungo i meridiani dell’Oceano Atlantico potrebbe preludere ad una più massiccia invasione artica verso l’Europa Centro-Occidentale, con possibile incursione anche verso il Mediterraneo e parte dell’Italia.