Un possente anticiclone, con alimentazione di matrice sub-tropicale, si appresta a prendere possesso di gran parte d’Europa, soprattutto i settori centro-occidentali: sembra improvvisamente materializzarsi lo spauracchio del 2003, quando l’alta pressione africana conquistò la scena a più riprese per un lungo periodo estivo contrassegnato dal susseguirsi di caldo record a livelli impensabili. Ogni timore di 2003-bis appare però altamente infondato, è giusto dirlo: si tratta solo di una fiammata calda vigorosa, ma destinata a spegnersi in modo abbastanza celere.
Siamo però di fronte alla prima rimonta del cosiddetto “cammello” verso il cuore dell’Europa: fino a questo momento le sortite africane si erano infatti limitate alle zone mediterranee. Non è un caso che il blitz dell’alta pressione sub-tropicale avvenga proprio ora: la linea di convergenza intertropicale (ITF), secondo le recenti osservazioni relative alla seconda decade del mese, è salita più a nord rispetto alla norma climatologica sia sul lato occidentale che sul lato orientale dell’Africa.
Quando si parla di “linea di convergenza intertropicale”, facciamo riferimento a quella fascia del Pianeta nella quale vanno a convergere i venti Alisei, che soffiano da nord/est sul nostro Emisfero e da sud/est sull’Emisfero Meridionale. Il punto d’incontro di questi venti rappresenta la fascia ITCZ, nella quale ci sono le condizioni adatte per l’instabilità con piogge abbondanti. La posizione dell’ITCZ non è mai costante nel tempo e varia anzitutto con la stagione, seguendo lo spostamento del Sole e portandosi più a nord nel periodo estivo sul nostro Emisfero. Per questo solamente nel semestre caldo la sua influenza a livello climatico può avere ripercussioni anche alle nostre latitudini.