E’ un quesito più che lecito, visto che alcune proiezioni modellistiche hanno proposto – negli ultimi giorni – scenari emisferici a dir poco interessanti. Ieri, ad esempio, il modello americano GFS ipotizzava addirittura la rottura del Vortice Polare stratosferico a metà mese, ma va detto che già oggi sembra voler tornare sui suoi passi.
Dovendo rispondere al quesito di partenza, noi al momento rimaniamo della stessa opinione. Ovvero che a breve tornerà il maltempo e verrà accompagnato da alcuni impulsi d’aria fredda. Le temperature caleranno e si porteranno su valori più consoni al periodo. Si rivedrà la neve sui monti, anche a quote interessanti, soprattutto nel peggioramento che andrà a realizzarsi a conclusione della prima decade di febbraio.
Dopodiché dovremo valutare gli effettivi accadimenti atmosferici. Al momento la probabilità che si abbia la rottura (Split) del Vortice Polare rimane bassa in tempi ragionevoli. I nuovi riscaldamenti, che andranno a propagarsi ad alta quota, serviranno a fiaccarne ulteriormente la resistenza con rotazione dell’asse verso l’Europa. Ciò crediamo possa mantenere vive condizioni di spiccata variabilità invernale, con ancora rapidi impulsi freddi in scivolamento verso sudest. Da non escludere, di questo rimaniamo convinti, una più intensa irruzione dopo metà mese.