I vari approfondimenti proposti nelle prime ore del mattino recitano, univocamente, il ritorno del freddo nel Mediterraneo. Il quadro prospettato a suo tempo, indotto dalle dinamiche emisferiche e volto al transito di vari impulsi artici sul nostro territorio, sta prendendo forma. Ma la domanda che gli esperti, e non, si stanno ponendo è questa: sarà vera svolta?
Per capirlo dobbiamo necessariamente rivolgerci all’atmosfera e ai processi termo dinamici alle varie quote. Come ben sappiamo, superfluo ribadirlo, stiamo osservando un Vortice Polare eccezionalmente forte. Lo è tutt’ora, ma l’incedere della stagione e i ripetuti ingressi d’aria calda dal basso verso l’alto ne stanno modificando struttura e posizionamento. In particolare va sottolineato il cambiamento nell’asse d’inclinazione, che pian piano si disporrà lungo i meridiani.
La mappa che vi proponiamo evidenzia una nuova, possente pulsazione d’aria calda sul comparto asiatico. La propagazione ad alta quota imprimerà la rotazione di cui sopra. Tant’è che vediamo il Vortice Polare orientato verso l’Europa. Ora, ciò non vuol dire che quel che accade ai piani alti si manifesti in egual misura ai livelli inferiori. Ma quel che è certo è la dinamicità atmosferica di cui s’è accennato in apertura potrebbe proseguire.
Non solo. Qualora l’Anticiclone delle Azzorre trovasse un varco in Atlantico, l’eventuale elevazione potrebbe esporci ad un’irruzione fredda consistente. Quando? Diciamo attorno a metà febbraio, giorno più giorno meno. E’ giusto ripetervi che si tratta di un’ipotesi, non di una certezza. Ragion per cui vi invitiamo caldamente a seguire i prossimi aggiornamenti.