L’alta pressione Xenia troneggia con i suoi 1024 hPa al centro esatto del Continente. La sua nuova posizione ha definitivamente interrotto gli incessanti flussi gelidi scandinavi pervenuti sino alle nostre latitudini durante la scorsa settimana.
La sua permanenza sopra il cuore europeo viene minacciata da un profondo vortice ciclonico nordatlantico a 982 hPa, Yannick. Sostenuto dai venti gelidi groenlandesi, si tuffa a capofitto verso le coste franco-iberiche, contando di avvolgerle entro la serata odierna.
Sopra l’Italia centro-meridionale si nota chiaramente la presenza di una vistosa ondulazione barica a 1006 hPa. Questa, pressata a nord da Xenia ed a sud da un rinvigorimento nordafricano a 1014 hPa, tende ad attraversare l’Adriatico per infiltrarsi nei Balcani sino a risalire sino all’Ucraina centrale.
L’avvento gelido occidentale viene avvertito puntualmente dal Meteosat. Le fredde nubi sopravanzano sino alle coste francesi, senza irrompere, temporaneamente, con particolari eventi pluviometrici, fatta eccezione per il Regno Unito sopra cui già si distendono cumuli agguerriti.
Il centro dell’Europa viene sovrastato, in questa mattinata, da nebbie e gelate. Nonostante la presenza robusta dell’alta pressione le temperature permangono molto basse, insidiosa eredità della costante discesa artica dei giorni scorsi.
Il satellite mette in mostra anche la coltre nuvolosa che sovrasta l’Adriatico meridionale e si addentra sino all’Ucraina. Fitti cumuli incidono con piogge copiose ed insistenti sopra l’Albania, Grecia settentrionale e Romania.
La presenza dell’anticiclone mitteleuropeo libera i cieli di gran parte della nostra Penisola, in attesa di affrontare il nuovo avvento perturbato proveniente dall’Oceano Atlantico.