Per tutta l’estate le autorità spagnole si sono prodigate per scongiurare la minaccia del fuoco ma evidentemente non è bastato. Paradossalmente il più grande incendio non si è verificato nei mesi più caldi e più secchi dell’anno (luglio e agosto), bensì nell’ultima settimana.
Giovedì, poco dopo le 16, nella riserva naturale di Cabo San Antonio sono state avvistate le prime fiamme. Nonostante il rapido intervento dei Vigili del Fuoco, dopo alcune ore l’incendio era già fuori controllo a causa del forte vento che soffiava nella zona. La presenza di centri abitati nella zona ha richiesto l’immediata evacuazione di più di un migliaio di persone.
Ci sono volute più di 24 ore per porre rimedio alla situazione, ma il danno prodotto è stato enorme: le prime stime parlano di 444 ettari di vegetazione andati in fumo, comprese molte specie rare. Hanno perso la vita anche diversi animali protetti.