Lo scenario sinottico sullo scacchiere europeo resta sempre dominato da un’energica depressione, il cui perno è collocato sul Mare di Norvegia con valori al suolo che hanno raggiunto addirittura i 974 hPa. Il raggio della depressione si amplia così a tutta l’Europa Centro-Settentrionale, con correnti fredde artiche, in seno a venti molto intensi al suolo, convogliate lungo il ramo occidentale della struttura ciclonica e che pertanto vanno a scivolare dalle Isole Britanniche verso parte delle nazioni centrali continentali.
L’ampio vortice scandinavo ha esteso nelle ultime ore la sua influenza più a sud, tanto da inglobare marginalmente le nostre regioni settentrionali, dove stanno transitando prime nubi piuttosto sfilacciate collegate ad un fronte freddo adagiato appena a nord delle Alpi, mentre aria piuttosto umida va ad accumulare addensamenti di nubi orografiche tra Levante Ligure ed Alta Toscana. Si tratta dunque di un primo cambiamento con l’indebolimento dell’anticiclone, a cui contribuisce il lento incedere verso est di un vortice solitario vagante in prossimità delle coste atlantiche portoghesi.
Nonostante il limitato raggio d’azione, sarà proprio il piccolo vortice portoghese a determinare i maggiori contrasti in termini d’instabilità, con temporali di un certo rilievo previsti nelle prossime ore su gran parte della Penisola Iberica. Un’altra area instabile sarà quella compresa fra le nazioni baltiche e parte della Russia occidentale, ove affluisce aria più temperata ed umida lungo il ramo ascendente del robusto vortice ciclonico che spazza il Nord Europa.