L’occhio clinico del MeteoSat supporta alla perfezione la configurazione barica elaborata dai modelli matematici di previsione. Chi ha un po’ d’esperienza in materia riuscirà a scorgere, facilmente, l’elemento che contraddistingue le irruzioni artiche: le “nubi a ciottoli” che circondano il Regno Unito, laddove le temperature stanno subendo un crollo e presto si manifesteranno le prime nevicate a bassissima quota.
Freddo che sta scivolando a sud sfruttando la particolare collocazione dell’Alta delle Azzorre, in spinta dinamica verso nord. Anticiclone che offre il suo fianco orientale, un’autostrada lungo la quale la massa artica avrà modo di estendersi sulla Francia, sul settore nordorientale della Spagna e nell’Italia settentrionale.
Il Vortice instabile che ha tenuto sotto scacco le regioni meridionali e adriatiche, si sta allontanando. Permangono grosse celle temporalesche tra l’Egeo e la coste elleniche, mentre da noi persistono pochi acquazzoni sui litorali ionici e più occasionalmente sul medio-basso versante Adriatico.
Fonte immagine EumetSat 2013, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.