Osservando l’Europa, attraverso l’occhio del satellite, siamo in grado di apprezzare la configurazione barica che domina la scena continentale da circa una settimana. Come ben saprete, gli scorsi giorni è affluita dell’aria gelida dalla Russia.
Gelo che insiste tutt’ora in quell’area geografica, da cui si dipana un corridoio freddo che si estende – pensate – fin sul Portogallo.
L’aria fredda si muove da est verso ovest, con un moto che in gergo si definisce retrogrado, ovvero quel movimento che contravviene alla “normale” circolazione occidentale. Ma perché ciò avvenga è necessario che vi sia una struttura anticiclonica in grado di interrompere il flusso atlantico e di spingersi verso nordest. Difatti, l’abbiamo indicata per facilitarne l’individuazione, tra le Azzorre e la Scandinavia si è creato un canale altopressorio che devia le perturbazioni oltre l’Islanda e facilita lo scivolamento del gelo Artico verso l’Europa orientale.
Nel Mediterraneo si è creata un’ampia lacuna barica, all’interno della quale sono riconoscibili due minimi di pressione: il primo a ridosso delle Baleari, l’altro sul Portogallo. Quest ultimo andrà tenuto d’occhio, perché tra domani e dopo tornerà indietro impattando la Sardegna e in seguito le regioni meridionali.
Fonte immagine EumetSat 2013, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.