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Vortice mediterraneo lentamente evolutivo, ECMWF non vede schiarite all’orizzonte

di Mauro Meloni
15 Set 2009 - 13:39
in Senza categoria
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La tendenza elaborata da ECMWF per il week-end vedrebbe l'insistenza di un'ampia figura depressionaria sul Mediterraneo Centro-Occidentale, in lento movimento verso est. Fonte: https://www.meteogiornale.it/mappe
Non poteva forse esserci una configurazione barica più incisiva di quella attuale per dare il via alla stagione delle prime piogge autunnali sul nostro Paese, intenso nel senso dei fenomeni talvolta cattivi e violenti. Una figura di bassa pressione, supportata da aria piuttosto fredda in quota, è infatti scivolata dalle latitudini nordiche fin sul bacino del Mediterraneo, andando a generare una complessa struttura perturbata che ha ancora in serbo numerose cartucce da poter spendere, in termini di maltempo per quanto riguarda diverse zone del nostro Paese.

Il Mar Mediterraneo, essendo mare chiuso, rilascia molto lentamente il suo calore ed in questi giorni le temperature superficiali sono ancora dell’ordine dei 25-26 gradi sui bacini meridionali ed insulari. Si tratta di valori che contrasto violentemente con l’aria più fresca giunta in quota in seno a tale vortice depressionario.

Al momento il perno della figura ciclonica sta attraversando la Francia e, nel suo moto retrogrado verso sud/ovest, si porterà sulla Penisola Iberica, scorrendo lungo il bordo meridionale dell’anticiclone britannico. Quest’evoluzione apporterà masse d’aria fredde verso l’estremità occidentale del Mediterraneo, facendo accrescere nel contempo l’evoluzione di un nuovo minimo depressionario al suolo tra Baleari e Corsica, che farà convogliare per la giornata di domani un nuovo energico impulso perturbato in direzione delle regioni tirreniche e di quelle nord/occidentali della nostra Penisola. La fenomenologia tenderà ad estendersi anche fra il Basso Tirreno ed il resto del Sud.

In prossimità del fine settimana si attende uno sblocco dell’attuale configurazione barica sull’Europa: l’anticiclone britannico verrà infatti eroso da una maggiore vitalità delle depressioni nord-atlantiche e tenderà a dividersi in due tronconi. Una piccola porzione anticiclonica si porterà verso le zone centro-orientali europee, supportato da una dinamica rimonta di matrice sub-tropicale in elevazione dall’Europa Centro-Orientale. Gran parte della figura anticiclonica tenderà ad arretrare verso ovest, sul Vicino Atlantico.

Le conseguenze di questo mutamento barico si rifletteranno in un nuovo avvicinamento della figura ciclonica dall’Iberia verso l’Italia, con associate correnti più fresche. Il vortice non subirà più infatti le resistenze imposte dalla fortezza anticiclonica britannica e porterà pertanto riprendere il suo regolare cammino da occidente verso oriente, come avviene di norma sul nostro Emisfero. Durante il week-end pertanto avremo un nuovo attraversamento perturbato su gran parte delle regioni italiane, legato al movimento verso est del minimo ciclonico in quota, come dimostra la carta allegata all’articolo.

Il movimento verso oriente della depressione iberico-mediterranea sarà comunque notevolmente rallentato per le resistenze anticicloniche ben evidenti tra Balcani e nazioni orientali europee, ove tenderà a rafforzarsi una roccaforte di alta pressione a tutte le quote. Questo rallentamento evolutivo potrebbe pertanto far permanere gli strascichi della circolazione instabile sull’Italia almeno fino ai primi giorni della prossima settimana, se non localmente oltre.

L’anticiclone subtropicale oceanico potrebbe gradualmente proporsi nell’evoluzione a lungo termine (oltre i 7 giorni di previsione), secondo le ultime proiezioni ECMWF. Insomma, la strada per la discesa delle correnti atlantiche alle latitudini mediterranee sembra ancora sbarrata, ma attendiamo doverose conferme in merito ad una tale tendenza sul lungo periodo.

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