L’atmosfera natalizia sarà quest’anno condizionata da una fiammata d’aria calda di matrice nord-africana, che imprimerà sensazioni di clima da inizio autunno o localmente anche primaverile. Il tepore verrà innescato da un promontorio mobile di alta pressione di diretta estrazione sub-tropicale, che abbraccerà tutta l’Italia in particolare per la Vigilia di Natale. Solo le regioni settentrionali resteranno un po’ ai margini e risentiranno di spifferi d’aria umida da sud/ovest, con nubi in accentuazione e primi piovaschi nel corso del 24 dicembre, soprattutto in Liguria. L’aumento termico al Nord, almeno nelle pianure, verrà parzialmente inibito anche dalle nebbie insistenti.
Nella giornata del Natale la cupola tenderà a cedere, consentendo l’ingresso di crescenti infiltrazioni perturbate atlantiche, che daranno luogo ad un peggioramento più marcato con precipitazioni in intensificazione soprattutto a ridosso dei rilievi esposti alle correnti sud/occidentale. L’aria troppo mite presente in quota relegherà la quota neve in genere al di sopra dei 1500 metri, anche se gradualmente vi sarà un ritorno delle temperature verso i valori tipici stagionali. Nella mappa sottostante le precipitazioni attese per la giornata di Natale, con i primi fenomeni che inizieranno a presentarsi anche lungo parte dei versanti del medio-alto Tirreno.