CROLLO DELLE TEMPERATURE NEL PONTE FESTIVO Il lungo periodo d’immobilismo anticiclonico sembra ormai definitivamente alle spalle, in quanto con l’inizio d’aprile si è davvero aperta una nuova pagina dal punto di vista meteorologico. Dopo i tanti mesi di siccità sono tornate le piogge su parte dell’Italia Centro-Settentrionale, seppure un po’ a macchia di leopardo, e si è anche vista la neve sulle Alpi, ma solo a quote superiori ai 1800-2000 metri. Dentro l’uovo di Pasqua troveremo una sorpresa, ovvero l’aria fredda dal Nord Europa, pronta a dilagare gradualmente su tutta Italia portando ad un deciso ribasso le temperature, in maniera tale da completare questo contesto già dinamico ed instabile iniziato da alcuni giorni. D’altronde le caratteristiche d’aprile contemplano la possibilità di colpi di coda invernali, soprattutto nella prima metà del mese.
SORPRESE NEVOSE Il peggioramento del week-end porterà piogge, che si estenderanno gradualmente all’intero Paese, ma anche la neve sui rilievi. Si inizierà dalle Alpi, dove le nevicate cadranno principalmente sabato a quote dapprima superiori ai 1600-1800 metri, ma con l’addossamento dell’aria fredda avremo un netto calo del livello delle nevicate in serata fin verso i 900-1000 metri. Per la domenica di Pasqua è però atteso un miglioramento sulle Alpi con lo sfondamento definitivo dell’aria fredda, ma sui crinali di confine e vallate più settentrionali non sono escluse spruzzate di neve attorno ai 700-800 metri. Le maggiori sorprese riguarderanno la dorsale appenninica, dove l’instabilità di Pasqua vedrà in azione nevicate a quote anche attorno ai 1000 metri su parte dei rilievi del Centro (Umbria, Marche ed Abruzzo), mentre sulle restanti zone appenniniche, fino alla Calabria, avremo episodi attorno ai 1300-1500 metri. Attese spruzzate di neve sui maggiori rilievi del nord della Sicilia e sul Gennargentu, in Sardegna.