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Ultimora: Piogge autunnali assenti, proseguono le fluttuazioni climatiche autunnali verso l’estremo

di Andrea Meloni
13 Ott 2006 - 11:10
in Senza categoria
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Elaborazione Meteo Giornale, precipitazioni prospettate nei prossimi 7 giorni ad iniziare dalle 00z di oggi, dati GFS. Cliccando sull'immagine è possibile aumentare le dimensioni della mappa.
Non intendo lanciare allarmi sul Clima, niente di inquietante si legge dalle proiezioni dei Centri di Calcolo internazionali.

Negli ultimi anni abbiamo veduto stagioni autunnali caratterizzate, sempre su ampia scala, ma con focus Italia, da un cedimento significativo del numero dei giorni di pioggia, a fronte di una pluviometria che nell’arco dei tre mesi si mantiene prossima alla norma.

L’autunno è una stagione con molta pioggia, è quella più piovosa per gran parte dell’Italia con alcune zone che ricevono eccessi di pioggia più che in altri mesi dell’anno.

Statisticamente, in ottobre si dovrebbe stabilire alla latitudine del Mar Mediterraneo centrale ed occidentale, una corrente oceanica caratterizzata dal susseguirsi quasi quotidiano di perturbazioni. Le calde acque del mare Mediterraneo offrono da sempre un’alterazione dell’entità dei corpi nuvolosi e accumulano umidità.

L’Italia è una delle regioni europee più favorevoli alle abbondanti piogge, sempre che vi transitino perturbazioni efficaci. I picchi di piovosità, però, si ottengono nell’Alpi Dinariche (Montenegro). Così che quando una perturbazione arriva dalle nostre parti, le piogge possono divenire abbonanti.

Ma anche l’occhio meno attento avrà notato che il clima di questo autunno è diverso dalla media, specie nel Nord Italia ed in misura minore al Centro ed ancor più al Sud, tutto ciò considerata la marcata piovosità settembrina.

Il Nord Italia in ottobre, oltre ad avere in media più giorni di pioggia del Sud, ha un elevato numero di giornate nuvolose, quasi brumose, specie alla fine del mese, essendo coinvolto in maniera più diretta dalla corrente atlantica.

L’osservazione delle correnti atmosferiche d’ottobre vedute su scala europea in questi anni, rilevano che il flusso di perturbazioni atlantiche solo occasionalmente si dirige nel Mar Mediterraneo, dove, per altro, spesso entrano subito in stallo ed originano depressioni locali che seguiranno una vita autonoma.

E’ come se il Mare Nostrum si tropicalizzasse. Tal termine non va inteso alla lettera, ma assume un significato complesso che potremo sintetizzare così:

l’aumento della temperatura superficiale del mare, specie estiva e di conseguenza della prima parte dell’autunno, l’assenza di vigorose circolazioni atmosferiche occidentali, offrono condizioni ideali per la genesi di masse d’aria instabili su scala locale, generate dal contrasto di infiltrazioni di aria oceanica che sulla superficie marina calda ed umida e soprattutto prevalentemente stabile, sopravvivono per diversi giorni.

Nelle regioni tropicali, l’avvento di sistemi convettivi si realizza per cause diverse, e soprattutto va sottolineato che il Mar Mediterraneo non ha un clima tropicale, anche se possiamo riscontrarvi alcune caratteristiche, ma ciò è anche nella norma per ragioni geografiche.

La definizione di clima che si tropicalizza usato spesso, equivale a estremizzazione climatica con un’accentuazione dell’influenza dei fenomeni atmosferici associati all’aumento della temperatura.

I Tropici, in realtà sono ben altro.

Definito ciò, stamattina vorrei soffermarmi su un nuovo evento atmosferico che stabilirei anomalo, ma che ormai mi sembra ricorrente:

nel Mediterraneo occidentale, tra Sardegna e Baleari, da circa 24 ore si è sviluppata un’area di severa instabilità atmosferica che origina temporali.

Le previsioni dei Centri di Calcolo americani propongono il coinvolgimento a breve della Sardegna e successivamente, persino con maggiore intensità, ma per il contributo di altre condizioni, di Calabria e Sicilia orientali. Su talune località di queste regioni non sono da escludere eventi alluvionali lampo, tipici con la sinottica prevista, ed in genere localizzabili nei versanti orientali.

Dalle proiezioni rileviamo che mancheranno le piogge sul Nord Italia, dove nella mappa su base GFS che proponiamo (previsione accumuli precipitazioni significative nei prossimi 7 giorni) rileva piogge non rilevanti su alcune zone.

Nel Centro Italia la pioggia sarà pressoché assente, con fenomenologia limitata al basso Lazio, il Molise e l’Abruzzo.

Si osservi l’area di alta piovosità in prossimità della Sardegna con il colore verso il rosso e arancione, così poi tra Sicilia e Calabria.

In conclusione, le piogge che interesseranno l’Italia nei prossimi giorni saranno causate da una depressione a debole gradiente barico che viaggerà lentamente nei nostri mari, mentre non si vede alcuna attività diretta delle correnti atlantiche, che nel frattempo interesseranno l’estremo nord europeo.

Detto ciò, considerato che al termine della previsione si concluderà la seconda decade di ottobre, la previsione individua un’ulteriore anomalia climatica nella circolazione atmosferica e nella distribuzione della pioggia su vasta scala.

Vorrei aggiungere che anche in passato si sono avuti periodi di siccità in ottobre, così come le alluvioni lampo. Ma la mia osservazione vuole sensibilizzare l’attenzione sulla continua assenza di correnti atlantiche, mentre per le piogge dobbiamo sperare che le aree nuvolose mediterranee non eccedano in talune zone con alluvioni e che riescano a distribuire precipitazioni su vasti territori.

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