Appare confermato per il Centro Nord Europa il periodo di tempo rigido, con temperature molto sotto la media stagionale.
Le linee di tendenza vedute per l’Italia appaiono complesse da definire sulla basse delle proiezioni dei modelli matematici europei.
ECMWF. Il modello matematico individua una linea di tendenza che vedrebbe una relativa stabilità termica, con valori diffusamente inferiori alle medie matematiche tipiche del periodo.
L’azione del Vortice Polare sarà considerevole su tutto il settore centrale e settentrionale dell’Europa, con picchi di gelo in nuova accentuazione.
In Italia si dovrebbe stabilire un centro di Bassa Pressione con moderato gradiente barico che attirerebbe aria più mite ed umida dal basso Mar Mediterraneo. La fase meteorologica che caratterizzerà il tempo della prossima settimana sarà contraddistinta da nubi diffuse e precipitazioni.
Si avranno maggiori apporti precipitativi sul Centro ed il Sud, meno rilevanti al Nord, anche se saranno in ogni modo presenti.
La temperatura più bassa della media consentirà nevicate sulle regioni montuose alle medie altezze, mentre al Nord sino alla bassa quota.
Non si vede alcuna prospettiva d’invasione d’aria artica sul Mar Mediterraneo centrale, perlomeno sino al 23 marzo, ed in considerazione dell’espandersi dell’Alta Pressione delle Azzorre verso la Penisola Iberica, della ripresa di correnti atlantiche verso le Isole Britanniche, l’azione verso sud di una nuova fase di freddo non si realizzerebbe prima del 25/26 marzo.
DWD. Le vedute proposte dal modello matematico tedesco sono molto differenti rispetto a ECMWF:
La depressione delle basse latitudini è veduta centrata nell’Iberia occidentale, con conseguente avvezione calda sull’Italia. Si passerebbe da una previsione nel breve termine differente sino a 10°C più calda con DWD rispetto a ECMWF e circa 5°C per il Nord Italia.
Lo scirocco farebbe salire la temperatura oltre i valori medi, mentre la notevole distanza del centro di Bassa Pressione attiverebbe addensamenti nuvolosi solo nei versanti esposti delle Isole Maggiori, della Calabria e forse in Liguria.
Il gelo è confermato proporsi con un’altra irruzione d’aria artica su tutto il Centro Nord Europa, con tendenza ad espandersi verso l’Islanda e l’Atlantico centrale.
I due modelli matematici non rilevano possibili scenari di gelo per l’Italia e soprattutto neppure bel tempo, mentre indicano condizioni meteo molto differenti, con ECMWF che mette possibile maltempo e temperatura appena sotto la media, e DWD che ci darebbe tepore e poche precipitazioni.