L’anticiclone delle Azzorre non avrà alcuna intenzione d’abbandonare il Mediterraneo, dopo averlo appena conquistato, ed è pronto ad avvalersi di un moderato supporto in quota di matrice subtropicale, che porterà un ulteriore contributo di stabilità e caldo sul medio-lungo periodo. Ecco perché l’estate sembra voler stupire nelle sue performances, rimanendo in piena forma almeno fino all’inizio della terza decade del mese.
Ormai possiamo sostenere con certezza che non si profila all’orizzonte la tipica “rottura di metà Agosto”, quella che riesce a dare uno scossone tramite il passaggio di una prima violenta perturbazione a carattere freddo, almeno sulle regioni settentrionali. In genere, dopo la rottura stagionale, l’Estate non è più la stessa ed al Nord s’iniziano a percepire i primi segni concreti dell’imminente autunno, aldilà del notevole accorciamento delle giornate.
Il fronte freddo, che avrebbe potuto garantire un vigoroso ricambio d’aria, resterà relegata alle zone centro-settentrionali europee, mentre la cupola anticiclonica impedirà qualunque significativa infiltrazione instabile in direzione del nostro Paese. Al momento l’anticiclone, pur avendo conquistato la nostra Penisola, non appare ancora così forte. Al suo interno vi sono delle piccole falle, in primo luogo rappresentate da una debole goccia fredda in azione tra la Sardegna e le coste nord-africane: le nubi, localmente temporalesche, riescono a spingere fino al Tirreno Meridionale ed alla Sicilia.
La vicinanza della goccia fredda si rivelerà peraltro un incentivo per la persistenza di un po’ d’instabilità atmosferica termoconvettiva sui rilievi montuosi, anche perché alle quote superiori dell’atmosfera vi è lo scorrimento di un flebile flusso di correnti nord/occidentali, nastro trasportatore d’aria leggermente più fresca in quota.
Il week-end di Ferragosto vedrà comunque attenuarsi questo debole flusso da nord/ovest, l’anticiclone si farà ancor più deciso e solo le zone alpine potrebbero risentire di qualche rovescio temporalesco, causato da spifferi d’aria più umida da sud/ovest, legata al flusso oceanico instabile, comunque in scorrimento ben a nord dell’Arco Alpino.
La fase anticiclonica moderata subirà un probabile rafforzamento tra l’inizio e la metà della prossima settimana, non solo sul bacino del Mediterraneo, ma anche buona parte dell’Europa Centrale. La rimonta del campo di alta pressione verso latitudini più elevate sarà causato da un parziale affondo ciclonico atlantico al largo del Golfo di Biscaglia, una dinamica che causerà la risalita anche del promontorio sub-tropicale.
Di conseguenza, il regime di stabilità diverrà ancora più forte ed avremo un’ulteriore accentuazione del caldo. Al momento il modello ECMWF non intravede novità significative fino alla fine della prossima settimana, ovvero alla scadenza del limite temporale dei 10 giorni di previsione, oltre i quali non si spingono le mappe elaborate dal prestigioso centro di calcolo con sede a Reading.