Il cambio di stagione ci mette davanti ad un bivio. Continuerà il dominio delle correnti occidentali che hanno caratterizzato quasi tutto il mese d’agosto o vi sarà un cambio di circolazione?
Secondo i modelli matematici siamo in procinto di un importante cambio circolatorio anche se i suoi effetti sull’Italia potrebbero essere molto diversi, dipende dal modo in cui si manifesterà.
Ma una cosa appare evidente: a meno di ribaltoni modellistici dell’ultim’ora, il flusso atlantico si prenderà una pausa, sostituito da correnti più meridiane, da nord a sud, ma, in ipotesi, anche da sud a nord.
Già in questi giorni avremo un innalzamento della fascia delle alte pressioni, che andrà parzialmente a proteggere anche il Nord Italia, ma il vero cambiamento avverrà ad inizio settembre, quando un promontorio di alta pressione subtropicale si eleverà sull’ovest europeo lasciando scivolare aria più fresca da nord verso il Mediterraneo centro-orientale.
Si formerà una goccia fredda italica o no? I dettagli dell’evoluzione verranno trattati in altri articoli, in questa sede tracciamo solo una linea di tendenza generale. E questa linea di tendenza individua la formazione di un’alta pressione alle latitudini europee settentrionali, con le perturbazioni nord-atlantiche costrette a permanere molto a nord e con correnti settentrionali dirette verso il Mediterraneo. Tali correnti potrebbero presentarsi piuttosto secche al Nord Italia, specie al Nord-Ovest – ma questo dipenderà dall’entrata più o meno occidentale della saccatura – ed avviare un periodo instabile e più fresco al Centro-Sud. Non si può nemmeno escludere, ma entriamo nel lungo termine, dopo il 5 settembre – e quindi si tratta solo di un abbozzo di ipotesi -, che il promontorio subtropicale vada ad influenzare più direttamente le nostre regioni occidentali.
Ma al di là degli effetti sulle singole zone italiane, ciò che preme sottolineare è il probabile cambio circolatorio, con la sosta (temporanea?) del treno di perturbazioni atlantiche.