AVVISO, istruzioni per la lettura dell’articolo: il Meteo Giornale rammenta al lettore che il presente articolo è l’interpretazione dell’Autore sui Modelli Matematici (emessi dai Centri di Calcolo mondiali), le cui tendenze, trattandosi di lungo periodo, sono notoriamente soggette ad estrema mutevolezza.
L’Italia seguita a trovarsi al confine fra gli avamposti della circolazione mite oceanica ed il lago gelido presente sulle zone occidentali ed orientali dell’Europa Negli ultimi giorni del mese si svolgerà probabilmente la fase decisiva di una lunga partita in atto da tempo fra l’alta pressione russa e le intrusioni perturbate del Vortice Canadese. Nel fine settimana, proprio mentre il formidabile anticiclone continentale proverà ad inviare un assalto più concreto del gelo alle porte dell’Italia, ecco che si avrà un’intrusione ciclonica d’origine atlantica a far da guastafeste.
La genesi ciclonica, attesa tra il Mediterraneo Centro-Occidentale ed i settori nord-africani, costringerebbe dunque il nucleo freddo sospinto dall’anticiclone russo-scandinavo, in retrogressione da est verso ovest, a compiere una traiettoria più alta evitando così di colpire direttamente l’Italia. Le mappe sotto mostrano la situazione prevista da GFS fra lunedì 25 e martedì 26, con il nocciolone freddo in transito a nord delle Alpi ed una circolazione ampiamente ciclonica sul Mediterraneo. Se fossero confermate queste indicazioni, tornerebbe una fase di recrudescenza del gelo su gran parte dell’Europa come possiamo intuire dalla seconda mappa delle isoterme ad 850 hPa, mentre l’Italia verrebbe solo lambita dal freddo per quanto concerne le regioni settentrionali, le quali potrebbero assistere a nuovi ricorrenti episodi nevosi.