L’inverno sta per scrivere una nuova pagina storica sul Centro-Sud, per l’avvento di un poderoso getto d’aria fredda, in seno ad un vortice d’aria gelida proveniente dalla Penisola Scandinava, ora a ridosso delle Alpi Orientali e pronto a gettarsi sul cuore del Mar Adriatico. L’impatto sulla nostra Penisola sarà molto importante, con l’approfondimento di un minimo barico al livello del suolo, in rapido movimento verso il Sud Italia.
L’entità dell’aria fredda associata al vortice renderà inevitabili le nevicate che potranno scendere fino a quote bassissime su alcune zone, localmente fin sulle coste delle zone adriatiche centrali. Si parla di qualche episodio nevoso in sconfinamento sulle zone centrali tirreniche fino alle porte di Roma, ma in realtà le probabilità non sono così elevate. Qualche fenomeno di maggiore consistenza potrà interessare la Campania (neve probabilmente fino alle porte di Napoli), tutte le zone appenniniche ma saranno più che altro i settori adriatici in prima linea, dalla Romagna fino alla Puglia. Insomma, si tratterà di un peggioramento rapidissimo, ma che lascerà una traccia alquanto significativa.
Il minimo barico, in discesa sul Mar Adriatico, attiverà anche forti correnti in prevalenza di Tramontana o Grecale. Nelle due mappe in basso vediamo l’evoluzione fra le ore mattutine e quelle pomeridiane di domani, Mercoledì 18 Febbraio.
Infine, valutiamo l’entità dell’ingresso freddo atteso nella giornata di domani. La mappa rappresenta le variazioni termiche ad 850 hPa per le ore centrali di domani rispetto alla situazione odierna: si nota un pesante calo termico su gran parte del Centro-Nord (al suolo non sarà tuttavia avvertito nella stessa misura su tutte le zone), mentre tra Calabria, Sicilia e parte della Sardegna registreremo temporanei scostamenti al rialzo.