L’alta pressione dovrebbe presto far sentire la propria voce, ma per il momento il nostro Paese si trova spaccato e solo il Meridione risente della protezione anticiclonica che impedisce la discesa delle nubi, in transito sul Centro-Nord. Queste nubi si legano all’azione periferica di una vasta saccatura depressionaria centrata in prossimità della Gran Bretagna, come dimostra la mappa sotto relativa alla proiezione barica in quota (500 hPa) per la giornata di domani: il fitto reticolo d’isobare su parte dell’Italia segnala l’inserimento correnti occidentali atlantiche, le quali potrebbero determinare gli ultimi fenomeni d’instabilità soprattutto al Nord, ove resteranno sacche d’aria fredda in quota.
Nel corso della settimana odierna, l’affermazione dell’alta pressione subtropicale sarà graduale e darà quindi luogo ad un progressivo totale ristabilimento delle condizioni atmosferiche con caldo in lento incremento. Per questo appare interessante vedere quella che è la tendenza rappresentata dai modelli sul medio-lungo termine, in quanto non mancano alcune differenze da valutare con attenzione. I primi aspetti da valutare riguardano il week-end, momento in cui è atteso il decisivo rafforzamento della campana anticiclonica sul Mediterraneo Centrale: se si nota il raffronto delle due mappe in basso (valide per la notte tra domenica e lunedì), la prima cartina (elaborazione GFS06) mostra una goccia fredda sulla Penisola Ellenica, in posizione non lontana dalle regioni meridionali italiane, le quali potrebbero pertanto essere interessate da un po’ d’instabilità. Diverso lo schema previsto da ECMWF, che individua la goccia fredda più lontana, in direzione della Turchia.
Le differenze fra i due principali modelli di previsione non si smorzano nemmeno sul lungo termine: non è escluso un leggero assottigliamento del dominio anticiclonico subtropicale ancora proteso sulla nostra Penisola. Le due mappe che abbiamo inserito in basso si riferiscono ai due scenari previsionali previsti per mercoledì 17 Giugno. Il modello americano GFS sembra dar più peso all’ipotesi dell’insidia di una goccia fredda persistente tra Grecia e Turchia, mentre le ECMWF mostrano il galoppante tentativo della saccatura oceanica di distendersi verso l’Europa Occidentale, arrivando pertanto a minare il vasto dominio anticiclonico presente sul Mediterraneo.