I principali modelli, soprattutto nelle ultime 48 ore, hanno evidenziato tratti comuni soltanto in alcuni momenti. Oggi, ad esempio, l’americano GFS e l’europeo ECMWF propongono nuovamente soluzioni diverse.
L’elemento di difficile interpretazione è rappresentato dall’Alta delle Azzorre, che come ben sappiamo si spingerà verso l’Europa centrale non appena in Italia sarà affluita l’aria fredda e si andrà a scavare un profondo Vortice di Bassa Pressione. A quel punto sono due le strade ipotizzabili: rapido collasso anticiclonico sui paralleli (e conseguente inserimento nel Mediterraneo con allontanamento del freddo) o permanenza a ridosso delle Alpi senza però sconfinamento al Centro Sud.
In tal senso possiamo osservare le differenze, apparentemente non così eclatanti ma in realtà sostanziali, inerenti le proiezioni termiche a 850 hPa di entrambi. Abbiamo scelto come riferimento la giornata di martedì 10 marzo non a caso, perché se andasse come ipotizzato dal modello europeo sarebbe realmente un’ondata di freddo non eclatante ma duratura (almeno al Centro Sud).
Proprio ECMWF, lo si evince facilmente, darebbe termiche tutto sommato invernali con la sola esclusione del Nordovest (qui la rimonta anticiclonica si farebbe sentire con più vigore, soprattutto in quota. GFS, al contrario, per lo stesso giorno ci mostra termiche superiori su tutto il Centro Nord ed in Sardegna, ma anche al Sud farebbe un po’ meno freddo. Insomma, dovremo attendere ancora qualche giorno per capire come andrà realmente.