NELLA CALZA DELLA BEFANA – Dopo l’attuale passaggio perturbato, con neve anche a bassa quota sul Nord, l’inverno sta per andare in letargo e così sarà fino alla conclusione della prima decade del mese, sotto i colpi di un potente anticiclone che metterà sotto torchio non solo l’Italia, ma anche gran parte dell’Europa Centro-Occidentale con aria piuttosto calda per il periodo. I massimi barici rimarranno comunque posizionati sulla parte ovest del Continente ed il nostro Paese si troverà lungo il ramo orientale dell’alta pressione, lungo il quale vi sarà lo scorrimento di correnti più fredde in discesa da nord. Un impulso artico leggermente più significativo dovrebbe sopraggiungere proprio in corrispondenza dell’Epifania, andando a coinvolgere più direttamente le regioni centrali adriatiche e soprattutto quelle meridionali.
RAFFREDDAMENTO PIU’ MARCATO AL SUD – La flessione termica sarà maggiormente avvertita solamente sul Sud Italia, dove in appena 24 ore si potrebbero perdere anche oltre 5 gradi in quota all’altezza di 1500 metri, dove le termiche caleranno fino attorno a 0°C: l’abbassamento della colonnina di mercurio potrà essere esaltato dai venti vivaci settentrionali. L’influsso freddo sarà comunque abbastanza marginale, in quanto il grosso dell’aria gelida rimarrà relegato ben al largo dell’Italia, tra i Balcani e Mar Nero. Non dobbiamo attenderci alcun peggioramento connesso a questa probabile modesta rasoiata fredda, per la sostanziale tenuta dell’anticiclone: sarà pertanto una veloce incursione fredda d’aria secca in regime piuttosto stabile, poiché l’aria fredda scorrerà negli strati medio-bassi e non alle quote superiori della troposfera.