L’analisi dell’immagine satellitare, reperibile a questo link, ha evidenziato l’inserimento di spifferi atlantici sull’Europa centro occidentali. Tali sbuffi sono sfociati in grossi, violenti temporali che pian piano provano ad avvicinarsi alle Alpi.
Alpi che dovremo tenere sott’occhio nei prossimi giorni, perché la lieve contrazione anticiclonica potrebbe esporre il Nord alla genesi di intense precipitazioni temporalesche. La mappa della previsione delle precipitazioni settimanali (periodo 18-25 Luglio) evidenzia la ricomparsa di fenomeni importanti su tutti i principali rilievi d’Italia.
Gli accumuli maggiori si concentreranno su Alpi e Prealpi: addirittura si scorgono punte superiori a 100 mm, ma mediamente cadranno tra 50 e 70 mm. L’aspetto interessante è che avremo dei temporali abbastanza vivaci anche sulla dorsale appenninica, in particolare sulle montagna della Calabria dove notiamo accumuli di circa 50 mm (sulla Sila). Infine, per concludere, i fenomeni temporaleschi potrebbero rifarsi vivi anche nelle zone interne delle due Isole Maggiori.