Dalla suddetta ipotetica evoluzione, si delineano alcune situazioni temporali:
1)richiamo sciroccale all’estremo sud, libeccio sul tirreno, foehn appenninico e stau a ridosso delle Alpi piemontesi, lombarde. Probabile onda calda sull’estremo sud e sulla Sicilia (massime sui 25/27° gradi);
2)rinforzo dei venti da venerdì, molto forti in particolare dalla serata, mentre sabato mattina, su Veneto e Friuli Venezia Giulia, ingresso dell’aria più fresca in quota e inizio di condizioni favoniche sul nord ovest verso la pianura. Possibile ondata temporalesca da venerdì sera a sabato sera sul nord in estensione dall’ovest della Lombardia verso levante. Un occhio a Liguria di levante e alta Toscana e soprattutto Veneto ed Emilia per venerdì sera dove gli indici Sweat non sentono di escludere fenomeni temporaleschi anche violenti con colpi di vento.
3)vortice depressionario sull’Italia con aria fredda in quota, soluzione portatrice di instabilità atmosferica.
Dall’analisi ad ampio respiro si notano alcune cose importanti da questa fase.Innanzitutto si ripropone una configurazione che vede ancora l’anticiclone delle Azzorre a porsi coi suoi massimi all’altezza di Francia e Gran Bretagna in pieno Atlantico (situazione non paragonabile al gennaio – febbraio ed inizi marzo 2005). Situazione che vede, in un’analisi sinteticissima, l’Islanda in condizioni inizialmente anticicloniche, a cui corrisponde una configurazione opposta sul Mediterraneo, con aria relativamente fredda in quota che da nord scende attraverso il bordo orientale dell’alta delle Azzorre.
Si possono diagnosticare, locali e forti manifestazioni temporalesche su dette aree, attraverso una sorta di vorticità ad “imbuto”.