Fine Gennaio molto spumeggiante, questo è il responso su cui continuano a premere i più importanti centri di calcolo mondiale che tracciano le diverse linee di previsione. Lasciando da parte la fase ciclonica attesa nella prima parte della prossima settimana, concentriamo l’attenzione su quello che potrebbe accadere a fine mese, che in realtà è ormai quasi dietro l’angolo, trattandosi del prossimo week-end. In linea generale, emerge un cambiamento molto pregnante sullo schema barico europeo, per la graduale espansione meridiana del nocciolo gelido del Vortice Polare posto a nord della Penisola Scandinava. Si verrebbe così a distruggere il ponte anticiclonico tra l’Atlantico e la Russia, ma questo affondo artico meridiano sarebbe il risultato della spinta maggiore verso nord, in allungamento lungo i meridiani oceanici, dell’Anticiclone delle Azzorre. Vediamo quali sono gli scenari, in parte diversi fra loro, tracciati dai principali modelli di previsione, ovvero GFS ed ECMWF.
GFS Le carte americane propendono per un affondo del Vortice Polare in direzione del Mediterraneo, ad iniziare da venerdì 28 Gennaio. Il ponte anticiclonico troppo ingombrante sull’Ovest Europa potrebbe impedire un ingresso diretto dalla Valle del Rodano e le correnti settentrionali sfavorirebbero i fenomeni d’instabilità su molte regioni italiane, grazie allo sbarramento protettivo offerto dalla catena alpina.
Il successivo spanciamento dell’Anticiclone delle Azzorre verso il Centro Europa, nella giornata di domenica, andrebbe a deviare parte della colata fredda verso i Balcani, ma la presenza depressionaria sul Sud Italia farebbe entrare una parte di quest’afflusso freddo tramite la porta della Bora, per mezzo di sostenute correnti da N/NE. Se dovessero realizzarsi questi scenari, si avrebbe una parentesi instabile sul Centro-Sud (ma non sui versanti tirrenici, protetti dall’Appennino), che potrebbe favorire nevicate a basse quote lungo il medio versante adriatico.
ECMWF Il modello europeo conferma la colata attesa per i “Giorni della Merla” (gli ultimi 3 del mese di Gennaio), seppure con traiettoria un po’ più occidentale, tuttavia senza uno sfondamento deciso sul cuore del Mediterraneo. A differenza del modello GFS, le carte di Reading ci propongono una seconda colata artica proprio tra l’1 ed il 2 Febbraio, a seguito di un’ulteriore allungamento dell’anticiclone di blocco anticiclone atlantico verso nord: questo affondo si potrebbe dirigere più ad ovest, innescando una fase di maltempo moderatamente fredda sull’Italia, come possiamo apprezzare dalla mappa in basso. Si attendono naturalmente ampie conferme, trattandosi di un’evoluzione a 9-10 giorni.