DINAMICHE INVERNALI Un po’ a sorpresa, le prime manovre del freddo artico, accumulato per il momento ad alte latitudini, potrebbero irrompere sulla scena mediterranea nel corso del fine settimana. La sorpresa è legata al fatto che sembrava molto difficile la possibilità di incorrere in raffreddamenti degni di nota prima di Natale, invece l’inverno ci proverà con una prima zampata ancor prima della data del solstizio, prevista per il prossimo 22 dicembre. In attesa del possibile scossone stagionale, saranno ancora le miti correnti atlantiche ad imporre le loro performance nei prossimi giorni.
Ci saranno nuove perturbazioni in transito già mercoledì e la direttrice delle correnti occidentali esporrà soprattutto i versanti tirrenici e più in generale il Centro-Sud alle conseguenze piovose di questa circolazione. Non ci saranno le nevicate a quote interessanti nemmeno sulle Alpi, dove sarà il versante settentrionale (crinali di confine) a risentire dei fenomeni più importanti. Ma cosa accadrà in corrispondenza del week-end? L’alta pressione oceanica, costantemente protesa fin sul Mediterraneo Occidentale, tenderà ad arretrare verso ovest elevandosi nel contempo più a nord, a creare così disturbo alla frenetica attività del Vortice Polare.
L’erezione pur parziale verso nord dell’alta pressione oceanica determinerà una spinta meridiana del nocciolo scandinavo del Vortice Polare: si creeranno così tutte le condizioni adatte per lo sprofondamento della saccatura fin sul cuore del Mediterraneo, dove inizierà ad affluire aria sempre più fredda. Difficilmente al momento stabile le esatte ripercussioni, anche perché molto dipenderà dalla traiettoria precisa della colata artica: come spesso accade in queste circostanze, si potrebbe generare una depressione sui mari centro-meridionali italiani, foriera quindi di un peggioramento alimentato dalla discesa fredda. Si avrebbero le prime nevicate a quote basse in Appennino, mentre al Nord gli effetti del peggioramento potrebbero essere ben più limitati.