AVVISO, istruzioni per la lettura dell’articolo: il Meteo Giornale rammenta al lettore che il presente articolo è l’interpretazione dell’Autore sui Modelli Matematici (emessi dai Centri di Calcolo mondiali), le cui tendenze sono notoriamente soggette a mutevolezza. Pertanto, nello stesso giorno potrete trovare articoli con proiezioni contrastanti fra loro, come è normale che avvenga nella pura visione dei Modelli Matematici. Questo articolo non è un bollettino meteo.
Ormai assodato che a breve-medio termine vi saranno nuovi impulsi d’aria gelida in rotta fin sull’Italia, cerchiamo d’andare a scrutare quelle che sono le prime tendenze emesse per il periodo immediatamente a ridosso di Natale. Ribadiamo che sono solo linee di tendenza da confermare, non certo da prendere come previsioni meteo, che potranno subire importanti modifiche persino su grande scala, dato che sono indicazioni a circa 10 giorni di previsione.
L’elemento preponderante che emerge anche oggi è quello di una sostanziale risalita termica a ridosso di Natale. Vediamo quali potrebbero essere i principali attori barici, così come descritto dai modelli GFS ed ECMWF a 9 giorni di previsione, per il 24 Dicembre: molti gli elementi in comune, fra i quali una vasta depressione oceanica con perno non lontano dal Regno Unito e che potrebbe pertanto esercitare un richiamo di correnti miti ed umide sud/occidentali sul Mediterraneo, ma anche sull’Europa Centro-Occidentale, mentre il gelo sarebbe costretto a risalire verso le zone settentrionali del Continente.
Aria molto più mite potrebbe quindi risalire dal Nord Africa verso l’Italia per le festività natalizie, a portarci clima molto più gradevole: le stime di GFS sulle isoterme ad 850 hPa mostrano valori nettamente positivi tra i +4 ed i +8°C. Resisterebbero termiche più basse al Settentrione, in particolare sulla Val Padana occidentale, ove potrebbe tenere il cuscinetto freddo che garantirebbe ipotetiche nevicate fino a bassa quota, ma sono scenari ancora non facilmente percorribili.