Il primo step del cambiamento è in atto. Dalla Spagna si è mossa verso levante un’area di instabilità che sta già investendo molte nostre regioni da questa notte. Pioviggini diffuse al Nord e Centro Italia e qualche temporale tra Sardegna e Tirreno sono i primi effetti di questa perturbazione. E’ il peggioramento da ovest di cui abbiamo già accennato ieri.
Dalla perturbazione iberica al freddo da nord-est. Nel corso della giornata di sabato masse d’aria fredda da nord-est si getteranno verso l’Arco Alpino, sfruttando lo scivolo generato dall’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre verso nord. L’ingresso delle correnti nord-orientali causerà un generale e consistente calo termico. Nella giornata di domenica l’isoterma 0°C farà il suo ingresso a 850 hPa sul Nord Italia, ciò significa che potremmo avere nevicate sulle Alpi a quote medie. Nulla di strano per Aprile.
La seconda bordata artica. Fino a ieri l’ondata più intensa doveva essere la seconda, tra il 20 e il 21 aprile. Ma gli ultimi aggiornamenti modellistici l’hanno fortemente ridimensionata, proponendo un suo east-shift, ovvero un suo scivolamento verso est. Colpirà ancora l’Italia ma soltanto di striscio e principalmente le regioni adriatiche e del sud peninsulare tra il 21 e il 22 aprile. Stando alle proiezioni attuali Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata dovrebbero essere le regioni più colpite.
L’elemento che ha cambiato le carte in tavola lo possiamo rintracciare in una più vigorosa azione delle basse pressioni nord-atlantiche che spianeranno la cupola dell’anticiclone azzorriano obbligandolo a distendersi maggiormente lungo i paralleli, deviando quindi le masse d’aria fredda più ad est.