L’alta pressione sub-tropicale sull’Italia è ormai messa alle corde dall’onda ciclonica atlantica in avanzata da ovest. Il mutamento già in atto si rifletterà nell’arco dell’intero week-end, con l’insistenza di un sistema instabile che gradualmente si estenderà dalle regioni settentrionali verso quelle centro-meridionali. La mappa sotto mostra le precipitazioni previste in 24 ore dal mattino di domenica al mattino di lunedì: si evince chiaramente l’estensione dell’instabilità al Meridione, mentre un miglioramento interesserà il Nord.
Focalizziamo ora l’attenzione sull’inizio della prossima settimana, in quanto restano ancora forti incertezze determinate dall’effettiva traiettoria che potrebbe seguire la discesa dell’aria artica dalla Penisola Scandinava. L’ipotesi più probabile resta quella dello scivolamento di tali correnti fredde verso le nazioni dell’Europa Orientale, con l’Italia solo appena sfiorata e sostanzialmente protetta da un campo d’alta pressione. Questa linea evolutiva è percorsa da quasi tutti i modelli matematici, come possiamo vedere in questa carrellata d’immagini, tutte piuttosto simili, dove è evidenziato lo scenario a 96 ore di previsione (ore 00Z di martedì 13 Ottobre) previsto dai modelli GFS, NOGAPS ed UKMO.
L’evoluzione proposta dal modello ECMWF resta quella più favorevole allo sfondamento di una parte consistente dell’aria fredda fin sul Mediterraneo. L’immagine di riferimento qui in basso risulta assai eloquente a fortemente diversa rispetto alle mappe che sono apparse in precedenza. Tutti i principali attori barici risulteranno collocati su posizioni più occidentali, fra cui la formidabile impennata meridiana anticiclonica sull’Atlantico, che porrà un blocco al flusso perturbato occidentale. Se dovesse verificarsi una tale ipotesi, le temperature crollerebbero su gran parte d’Italia, specie lungo i versanti adriatici (isoterme pari a 0/-2°C all’altezza di 850 hPa) dove si potrebbero creare i presupposti per un certo peggioramento con nevicate fino a quote di bassa montagna, ma ovviamente si tratta di un’ipotesi che per il momento è avvalorata solo da questo modello.