La stabilità atmosferica sarà la peculiarità di questo week-end, complice la notevole risalita di un potente promontorio anticiclonico di matrice nord-africana. Le tre mappe in basso, centrate tutte per le ore centrali della giornata di domani, descrivono le caratteristiche di questa massima fase espansiva anticiclonica.
Si tratta di un promontorio assai più attivo in quota, come mostra la prima mappa di analisi a 500 hPa, che mostra geopotenziali altissimi fino ad oltre 590 dam. Tale cuneo anticiclonico si troverà inserito sul nostro Paese, esattamente nel mezzo fra due aree cicloniche (gocce fredde), la prima centrata nei pressi di Gibilterra e la seconda sul Mediterraneo Orientale. L’aria più calda, in alimentazione delle celle anticiclonica, scorrerà in quota, con lo zero termico che si porterà su livelli estivi (si veda la seconda mappa), al di sopra dei 4000 metri in molte regioni della Nazione.
Tutto ciò significa che il caldo potrà essere forte in alta montagna, mentre sulle pianure e sulle coste non avremo lo stesso tipo d’anomalia, in quanto nei medi-bassi strati non scorrerà aria calda ed alle basse quota rimarrà schiacciata quella parte della massa d’aria relativamente più umida. A tal proposito, la terza mappa in basso è decisamente esaustiva e mostra isoterme ad 850 hPa (oltre i 1600 metri) poco al di sopra della norma, con un avvezione calda di moderato rilievo in scorrimento ad ovest della Sardegna (componente sciroccale).
Nel corso della prossima settimana si confermano progressivi segnali di stanchezza da parte della struttura anticiclonica, che andrà ad assumere caratteristiche più oceaniche, in quanto tenderà a venire parzialmente a mancare il contributo di matrice sub-tropicale. La mappa in basso, centrata per la metà della prossima settimana, mostra peraltro un arretramento dei massimi anticiclonici sull’Atlantico, a favore di un certo abbassamento di latitudine del flusso zonale in scorrimento sul Continente Europeo. In questa fase torneranno pertanto a presentarsi dei corpi nuvolosi sulle regioni italiane, ma con effetti di scarso rilievo, in quanto la fascia anticiclonica garantirà la protezione dai passaggi perturbati più significativi.
Lungo termine Il prossimo fine settimana si conferma ancora con una prognosi previsionale di notevole incertezza. Le carte americane GFS calcano la mano evidenziando l’affondo di una saccatura nord-atlantica verso il Mediterraneo Centrale, un tipo d’evoluzione non così dissimile da quella avvenuta nei primi giorni d’Ottobre. Tuttavia si tratta di una proiezione da prendere molto con le pinze, poiché la media delle Ensembles NCEP smentisce in parte tale evoluzione, così come le stesse ECMWF al momento non delineano nessun affondo ciclonico deciso diretto alle nostre latitudini.