Il dominio dell’alta pressione nord-africana raggiungerà la sua massima potenza nel corso dei prossimi giorni, determinando un ulteriore aumento termico per due motivi principali:
1) Incremento dei geopotenziali significa maggiore avvitamento e compressione della massa d’aria verso il basso, con il conseguente riscaldamento dei bassi strati;
2) Lo spostamento della cupola nord-africana sulle nostre regioni determinerà la risalita di masse d’aria calde d’estrazione sahariana, stimolate dall’affondo ciclonico sull’Iberia.
A tal proposito, la proiezione GFS che vediamo subito in basso, riferita alla giornata di sabato 23, mostra chiaramente come l’Italia sarà avvolta da isoterme all’altezza di 850 hPa (circa 1500 metri) quasi ovunque superiori ai +15°C, con picchi di +22°C in Sardegna.
Abbiamo parlato di un possibile cambiamento fra le giornate di domenica e lunedì. In base all’evoluzione indicata dal modello americano GFS, effettivamente l’ondulazione ciclonica iberica riuscirebbe a portarsi, un po’ attenuata sulle nostre regioni centro-settentrionali. Il transito del cavo d’onda farebbe così calmierare i bollori nord-africani per la penetrazione di correnti molto più fresche atlantiche, anche se il cambiamento verrebbe percepito soprattutto al Nord e su parte delle regioni centrali, ove la rinfrescata sarebbe accompagnata dal transito di una linea d’instabilità con fenomeni diffusi, non solo sui rilievi montuosi.
Ben differente lo scenario delineato dalle ECMWF, a favore di una maggiore resistenza del cuneo anticiclonico nord-africano. Come mostrano chiaramente le prossime mappe, l’onda ciclonica iberica risulterebbe frenata nel suo movimento verso levante, con l’isolamento in cut-off tra lunedì e martedì in prossimità delle Baleari. L’influenza sulle nostre regioni sarebbe molto marginale e solo il Nord verrebbe leggermente lambito da infiltrazioni d’aria più instabile.