Fino a ieri le proiezioni del modello di previsione europeo di Reading (ECMWF) indicavano un nuovo preoccupante ingresso in area mediterranea dell’alta africana addirittura nel medio termine.
Il “run” odierno sposta l’asse dell’anticiclone più ad est in direzione dei Balcani, con interessamento delle nostre regioni meridionali, tuttavia stavolta la comunque breve pausa anticiclonica rimane relegata al lungo termine e si riallinea al modello americano GFS che già da qualche giorno non vedeva il ritorno persistente dell’anticiclone sub-tropicale.
Finalmente si concretizza dunque run dopo run il ritorno delle vere piogge a partire da mercoledì della settimana entrante, non più limitate a piccole porzioni del nostro territorio ma estese a buona parte di esso, grazie alla distensione nei paralleli dell’Alta delle Azzorre che colmerà la ormai persistente falla barica iberico-marocchina, vera colpevole del lungo periodo secco che ci ha interessati. Successivamente, il peso del vortice polare, in inevitabile compattamento, favorirà una ripresa del Ciclone d’Islanda, la “fabbrica” delle perturbazioni, che avranno libero accesso nel mediterraneo occidentale e dunque sulla nostra penisola.
Le nubi arriveranno da nordovest ma saranno alimentate dal flusso meridionale prefrontale che le accompagna, determinando un maggiore accumulo di umidità e quindi di acqua precipitabile. Inoltre l’ingresso di correnti più fresche di maestrale favoriranno la formazione di alcuni minimi di bassa pressione in spostamento dal Golfo del Leone verso la Sardegna, che trasleranno probabilmente verso il meridione d’Italia, regalando così a tutta la Penisola, e a più fasi, le piogge. Dapprima saranno interessate le regioni occidentali del nord e quelle tirreniche, poi la Sardegna, tutto il centro ed il meridione italiano.
Le temperature dovrebbero essere piuttosto miti per la prevalenza di correnti occidentali che comunque dopo il passaggio dei fronti ruoteranno a maestrale determinando un calo termico contenuto. Quello che verrà dopo è comunque irrilevante, a causa della difficoltà di previsione, anche se in ogni caso promette bene.
Insomma dopo un lungo travaglio il Ciclone d’Islanda riuscirà a “partorire” e inviare sulla nostra Penisola le vere perturbazioni, quelle con la “p” maiuscola.