L’inverno ha preso completamente una nuova piega che probabilmente andrà avanti per diversi giorni ancora. Il picco dell’ondata di Burian si avrà proprio a cavallo fra il week-end e l’inizio della nuova settimana, quando anche l’Italia del Sud sarà con ogni probabilità alle prese con temperature rigide e nevicate a quote molto basse, se non in pianura. L’ondata di freddo potrebbe protrarsi per tutta la prossima settimana secondo quelle che sono le indicazioni dei centri di calcolo, non s’intravede infatti nessun cambio di circolazione all’orizzonte.
Tuttavia, a partire da mercoledì, il flusso di correnti nord-orientali inizierà a perdere un po’ di smalto, in quanto tenderà a socchiudersi quel canale da cui era potuta affluire verso il Continente Europeo l’aria di diretta estrazione siberiana. Il ponte anticiclonico azzorre-russo si manterrà ancora saldo, ma la porzione dell’alta pressione russa tenderà a spostare i suoi massimi verso sud, inglobando le nazioni orientali dell’Europa. In questo modo, ci sarà la strada sbarrata, almeno temporaneamente, per l’ingresso di nuovi nuclei gelidi siberiani.
Gli effetti della lunga avvezione d’aria siberiana si faranno però ancora sentire a lungo sull’Europa e sul Mediterraneo, probabilmente persino oltre l’orizzonte del 10 febbraio: il freddo tenderà infatti a restare incollato nei bassi strati, con temperature sempre rigide soprattutto nelle ore notturne. Inoltre, per quanto concerne il nostro Paese, sembra restare attivo, fin verso la fine della prossima settimana, un relativo regime ciclonico che comporterà il prolungarsi di condizioni di spiccata instabilità al Centro-Sud, con aria più mite che faticherà a prevalere su quella più fredda, per via di una circolazione orientale che richiamerà correnti dai Balcani.
Non ci sarà quindi nessun addolcimento termico, le ripercussioni del Burian non verranno assolutamente spazzate via facilmente, in quanto il ponte altopressorio sbarrerà ogni tentativo della circolazione atlantica di inserirsi verso l’Europa. Solamente le correnti oceaniche sarebbero in grado di scalzare gradualmente tutta l’aria fredda continentale giunta dalle latitudini russo-siberiane. Ad oggi, per quelle che sono le tendenze stilate dai modelli matematici, c’è da attendersi gran freddo ad oltranza: la prima metà di febbraio potrebbe quindi rivelarsi decisamente fredda rispetto alla norma stagionale. Non dobbiamo peraltro trascurare alcune tendenze tracciate da GFS.